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domenica, febbraio 27, 2011
Time line
Per questo quando ti ho ritrovato ti ho amato. Per questo quando ti ho ritrovato ti ho protetto. Per questo quando ti ho ritrovato non ho più permesso che tu mi portassi ancora danno.
Per quell'amore che mi unisce al tuo percorso, ti restituisco quello che ti appartiene.
(dai dialoghi fraterni)
orizzonti temporali
L'orizzonte temporale è quell'apertura che osserviamo per assorbire o cedere una qualità energetica sulla quale stiamo lavorando.
Dal punto di vista di alcune tecniche energetiche, il tempo della pratica della tecnica è molto importante perchè in quel tempo vi è una particolare predisposizione dell'essere a ricevere o ad evacuare. Tuttavia nella nuova visione dei quanti energetici, questo tempo è inesistente, dal momento che il movimento non è più unidimensionale o per meglio dire rappresentabile in una funzione sinusoidale quanto piuttosto in una multidirezionalità multidimensionale che si effettua secondo un'intenzione o un'attrazione piuttosto che secondo un flusso di vuoto/pieno, in/out, prendere/dare e così via.
Questo è molto verosimile ma bisogna sempre che i concetti siano calati nel reale delle persone e della loro quotidianità perchè siano effettivi.
Dal momento che la teoria dei quanti studia un reale movimento energetico di cui ancora non vi è padronanza, è più utile procedere secondo un aspetto di predisposizione dell'essere di modo che ci sia un più pratico vantaggio nell'uso della tecnica.
Per questo, secondo la tecnica del Cre17, si evidenzia come il maggior effetto ci sia entro le ore 19.00. Questo significa che entro quest'ora c'è quel minimo di apertura all'assorbimento della tecnica tale da permettere un suo effettivo vantaggio. Oltre non è più possibile garantire questo effetto. Per comprendere meglio bisogna immaginare una porta che dalla mattina verso le sei è aperta in maniera sufficiente da permettere un passaggio,nverso lo zenith (12.00) raggiunge la sua massima apertura (intorno a quell'ora c'è il massimo dell'effetto) e dopo si ricomincia a chiudere per raggiungere verso le 19.00 il suo passaggio sufficiente.
Questo è valido per il sistema Cre17, per altre analisi si rimanda ad altro genere di considerazioni.
Giuseppina Bruno
lunedì, febbraio 21, 2011
Il motivo intrinseco della malattia
q simbolismo della malattia.
q malattia che proibisce di fare qualcosa che inconsciamente
non si desidera fare o che permette di fare qualcosa.
q analogia tra la malattia e un problema del momento.
q rappresentazione attraverso il sintomo di una subpersonalità
che non è ancora emersa alla coscienza.
q la persona non sta seguendo il suo percorso, il corpo si
ribella.
q la malattia come inconscia richiesta di aiuto o addirittura
come ricatto.
q mezzo per scaricare aggressività.
q momento di rinnovamento.
q pausa di riflessione
q affermazione di se stessi
q qualcosa da risolvere
q rifiuto o aumento della propria sensibilità
q ricordarci di avere cura del corpo e quindi riposo
q espressione di un dolore profondo non elaborato
q negazione o rifiuto di qualcosa che è stato represso
q vendetta, punizione verso se stessi o verso gli altri
(estratti da Piscosomatica e Psicosintesi : luoghi di incontro, di Vanda Case)
lunedì, febbraio 14, 2011
Legge dell'Attrazione (LOA)
Attrazione e Desiderio : Sistema CRE17
Nell’ambito degli studi sull’attrazione, come ho già riflettuto più volte [1] per generare un magnetismo adatto all'attrazione materiale di quanto desiderato, non è solo necessario non desiderare senza ambito emotivo contrapposto (quindi con paura). Infatti, spesso perché l’energetica dell’individuo è interferita da molti altri fattori. Alcuni di questi sono costruttivi della sua realizzazione (anche il karma rientra tra questi), altri hanno un aspetto distruttivo che non fa che disorientare il movimento disperdendo quindi quell’attrazione necessaria a materializzare l’evento.
Studiando la direzione energetica ho potuto verificare come sia lo spostamento di questa direzione in relazione all’obiettivo prefissato a rappresenta quella dispersione che non permette di raggiungere lo stesso. È come se, perdendo il controllo di una strada, vagassimo nei campi intorno senza riuscire a rientrare nel percorso che ci eravamo prefissati oppure rientrassimo in strade secondarie che non ci portano a realizzare quell’obiettivo ma altri aspetti o surrogati.
Per rientrare nel percorso possiamo fare due cose. Uno è acquistare consapevolezza attraverso un lavoro interiore che ci consenta di capire meglio i nostri strumenti di navigazione e quindi usarli meglio. L’altro è quello di acquisire dei “correttivi” che ci permettano di focalizzare meglio la direzione, mappare il territorio, verificare il percorso, ritornare sulla strada.
Specifico ancora che non esistono scorciatoie o modi migliori ma predisposizioni per cui un metodo sarà più accessibile di un altro. Ad esempio se c’è un eccesso di energia mentale, il primo metodo potrebbe rilevarsi lungo e complicato. Sarà l’agire a portare l’individuo a dedurre un errore nel suo comportamento e non viceversa.
Parlando del secondo metodo, che è quello certamente più energetico, vorrei esplicare ancora qualche considerazione. Certamente la direzione può essere corretta attraverso “qualcosa” che sarà identificato nell’analisi energetica dell’individuo in relazione all’obiettivo, ma lo stesso correttivo potrebbe portare ad evacuare il pensiero del desiderio oppure variarlo proprio perché è un correttivo ed ha come unico scopo di riposizionare l’orientamento dell’individuo affinché egli giunga alla piena realizzazione.
Una tecnica per considerare questo correttivo energetico cosmico è basato sulla tecnica del CRE17 che è ancora in fase di sperimentazione. Se vuoi partecipare alla sperimentazione puoi scrivere una mail a info@energiamaya.com. Ti verrà inviato un foglio informativo per l'eventuale accesso al gruppo.
Giuseppina Bruno
[1] vedi articoli su sito www.energiamaya.com